domenica 14 ottobre 2012

Messe Gregoriane


San Pietro a Cesarano - Chiesa del ritiro dei diaconi permanenti
                             Andrea Tubiello

Diocesi di Aversa
Collegio dei Diaconi permanenti

Oggetto: Celebrazioni ininterrotte di trenta SS. Messe (Gregoriane)*, a suffragio dell’anima benedetta del Diacono permanente Ferdinando Ambrosio.

Il Collegio diaconale della Diocesi di Aversa, ritenendo di compiere un’opera buona di suffragio, che esprima concretamente i sentimenti di stima e di affetto di tutti nei confronti della cara anima del confratello diacono Ferdinando, ritornato alla Casa del Padre il 23 aprile 2012, ha deciso all’unanimità di far celebrare, quanto prima, le SS. Messe di cui all’oggetto, con il contributo di tutti i firmatari, relativo all’offerta da erogare per dette Celebrazioni e con l’intesa che, in seguito, le stesse Celebrazioni saranno officiate, sempre col fraterno contributo di tutti, in suffragio delle anime dei confratelli Diaconi permanenti della Diocesi di Aversa, in occasione dell’eventuale loro transito verso la Casa del Padre.
A questa iniziativa si è associato, offrendo il suo contributo, anche il Rev. mo Mons. Pietro Tagliafierro, Vicario Episcopale per la Liturgia e Responsabile del Collegio Diaconale.
Aversa, 23 settembre 2012
                                                                                          Diac. Andrea Tubiello

P.S. La celebrazione delle 30 SS. Messe di suffragio consecutive giornaliere ha avuto inizio il primo ottobre 2012 e terminerà il giorno trenta dello stesso mese.


G.B.Crespi. Messa di S.Gregorio
* LE SS. MESSE GREGORIANE

Si tratta della celebrazione ininterrotta di trenta SS. Messe a suffragio di un'Anima del Purgatorio.
La pia pratica è nata così:
Un monaco del Convento di S. Gregorio Magno aveva accettato, senza il consenso del superiore, tre scudi d'oro da un suo beneficato: mancanza gravissima contro il voto di povertà, professato dai monaci, per la quale era incorso nella pena di scomunica.
Essendo il monaco deceduto poco tempo dopo, S. Gregorio, per dare una lezione esemplare a tutta la Comunità monastica, non solo continuò a lasciarlo nella scomunica, ma lo fece seppellire fuori del Cimitero comune, gettando nella sua fossa i tre scudi d'oro. Qualche tempo dopo, preso da compassione, il Santo chiamò l'economo del monastero e gli disse: «Il nostro confratello è tormentato dalle pene del Purgatorio: incomincia subito per lui la celebrazione di trenta SS. Messe, senza interromperla».
Il monaco ubbidì; ma, per le troppe occupazioni, non pensò a contare i giorni. Una notte, gli apparve il monaco defunto e gli disse che se ne andava al Cielo, libero dalle sue pene. Si contò allora il numero delle SS. Messe celebrate in suo suffragio e si trovò che erano precisamente trenta. D'allora invalse l'uso di far celebrare trenta SS. Messe per i Defunti, dette appunto Gregoriane dal nome di S. Gregorio: uso che è tuttora in vigore nei monasteri benedettini e trappisti e che Dio con molte rivelazioni ha fatto conoscere essergli molto gradito (Dialoghi, IV, 10). Si può qui rispondere ad una critica facile a sentirsi: «Vedi, si dice, basta avere del denaro e te la cavi anche nell'altra vita. Certa gente fa di qua ciò che vuole e poi, con la celebrazione di Messe, si compra anche il Paradiso». Sentite cosa risponde un'Anima del Purgatorio: «Delle preghiere della terra, in Purgatorio, si riceve solo quel tanto che Dio vuole che ciascun'anima riceva secondo le disposizioni meritate. E' un nuovo dolore aggiunto agli altri per queste “povere” Anime: il vedere cioè che le preghiere che si fanno per la loro liberazione, vengono applicate a chi ne è più degno. «Il sollievo di ciascun'anima dalle pene è proporzionato al suo merito. Le une ricevono di più, le altre di meno. «La Madre I. non ha avuto alcun beneficio dalle SS. Messe fatte celebrare in suo suffragio. Le religiose non hanno alcun diritto di disporre dei loro beni: ciò è contro la Povertà». (Manoscritto del Purgatorio).

Disciplina ecclesiale

Nel 1967 la Congregazione del Concilio, per evitare malintesi sconfinamenti verso la magia, ha previsto una deroga nella successione ininterrotta di queste Messe per un improvviso impedimento o altra ragionevole causa.

Valutazione pastorale
Le Messe Gregoriane costituiscono sicuramente una prassi lecita e suggerita da autentica fede e devozione, ma pastoralmente c'è il rischio di legare la salvezza all'automatismo di una pratica, cioè alla semplice e materiale esecuzione delle trenta Messe consecutive.
La teologia considera che, pur accettando questa pia e antica tradizione, che esprime una grande fede nel valore del sacrificio di Cristo, non bisogna mai dimenticare che nulla possiamo sapere riguardo alle modalità applicative di questa grazia da parte di Dio. Pertanto non si può affermare con certezza che dopo la celebrazione di trenta Messe il defunto sia liberato dalle pene del purgatorio.
Infine non bisogna dimenticare che il sacrificio di Cristo diventa pienamente efficace per noi e i nostri defunti nella misura in cui la nostra esistenza diventa concreta partecipazione alla vita di Cristo.