giovedì 25 ottobre 2018

Esercizi Spirituali di Ottobre 2018


Nella splendida cornice di Villa “San Pietro a Cesarano” di Mugnano del Cardinale, dal 12 al 14 ottobre u.s. si è svolto il secondo turno di esercizi spirituali per i Diaconi permanenti della Chiesa di Aversa.
Il delegato del Vescovo, don Maurizio Palmieri, ha presieduto agli esercizi, guidati sapientemente da don Gaetano Rosiello, parroco della comunità di Santa Maria a Piazza in Aversa.
Il Presbitero dotato di grande carisma e straordinaria conoscenza della Parola, ha incentrato gli Esercizi sul tema della diaconia, partendo dalla chiamata di Matteo e soffermandosi sui verbi densi di significato per il tema trattato: seguire, servire e testimoniare.
Don Gaetano ha profondamente interessato i diaconi presenti sui temi più significativi del loro ministero, citando esempi pregnanti relativi alla propria esperienza di  vita, di  preghiera e di  studio, con richiami frequenti alla situazioni pratiche della vita dei diaconi con riferimento alla famiglia, al servizio diaconale, alla missione tra gli ultimi; lo stesso, si è servito della propria conoscenza dei testi sacri per fornire spunti di riflessione e di invito ad una più ampia ed approfondita  conoscenza della Parola e del significato delle azioni liturgiche.
Arricchiti dalla celebrazione giornaliera della santa Messa, dalle Lodi, dai Vespri e dall’adorazione eucaristica, i tre giorni di Esercizi si sono svolti in una atmosfera di grande spiritualità e fraternità per la comunione ed il clima di cordialità creatosi tra i partecipanti.
I momenti conviviali vissuti in grande cordialità, sono serviti ad unire i rapporti esistenti tra i fratelli e prima del riposo notturno, pur conservando il necessario raccoglimento, tutti i partecipanti si sono incontrati per condividere esperienze personali sul tema della preghiera e approfondire gli spunti di meditazione presentati nella giornata.
Questo tempo di grazia è stato da tutti accolto con grande giubilo, e tutti hanno elevato lodi di ringraziamento al Signore Dio Onnipotente, Padre di tutti, per il dono ricevuto.
Vincenzo Vitale


La galleria fotografica

mercoledì 3 ottobre 2018

Presentazione Anno pastorale 2018-2019


Le indicazioni del Vescovo Angelo Spinillo
Dalla Scheda per la preparazione della proposta per l’Anno Pastorale 2018-2019

Nella vita delle nostre comunità deve esserci un solo desiderio: che tutti conoscano Cristo, che lo scoprano per la prima volta o lo riscoprano se ne hanno perduto memoria; per fare esperienza del suo amore nella fraternità dei suoi discepoli”, scrivevano nel 2004 i Vescovi della C.E.I. nella Nota pastorale Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia.
Stiamo andando verso la fine del decennio che la Chiesa Italiana, con gli orientamenti “Educare alla vita buona del Vangelo”, ha voluto tutto centrato sull’educazione e sull’esigenza di riprendere stima e fiducia nell’educare. Più che tentare di fare un bilancio di chiusura di un tempo per poi archiviarlo, credo che, in quest’ultimo scorcio del decennio possiamo cercare di dare uno sguardo di sintesi al cammino percorso e riprendere e concentrare maggiore attenzione sugli elementi che, vissuti più efficacemente, ci aiuteranno a crescere nella vocazione a vivere il Vangelo, ad essere figli di Dio che, con il Cristo Signore, desiderano partecipare al compimento della volontà del Padre, e che vivono gioiosamente la missione di annunciare il regno dei cieli a tutte le nazioni.
Propongo alcune attenzioni pastorali sulle quali portare ancora la riflessione della nostra comunità diocesana e sviluppare il cammino della nostra formazione permanente e del nostro impegno pastorale:
1. il dialogo con i giovani in vista del Sinodo che si terrà nel prossimo ottobre. Vorremo continuare, secondo le indicazioni della Pastorale giovanile, a dialogare con i giovani, a conoscere le speranze e le attese che essi vorranno condividere con noi e presentare al Sinodo per averne una parola incoraggiante.
2. la vita delle nostre parrocchie: il nostro essere comunità dal volto missionario, lo slancio gioioso dell’annunciare il Cristo, salvezza e vita per il mondo, la necessaria apertura ai linguaggi ed al vivere degli uomini di questo tempo, il dialogo con l’umanità: “Una pastorale tesa unicamente alla conservazione della fede e alla cura della comunità cristiana non basta più. È necessaria una pastorale missionaria, che annunci nuovamente il Vangelo, ne sostenga la trasmissione di generazione in generazione, vada incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo testimoniando che anche oggi è possibile, bello, buono e giusto vivere l’esistenza umana conformemente al Vangelo e, nel nome del Vangelo, contribuire a rendere nuova l’intera società” (Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, 1).
Consapevole della complessa intensità del momento storico e dei cambiamenti di orizzonte di pensiero e di vita sociale che stiamo vivendo, ed in cui la Parrocchia è chiamata a vivere in rinnovate forme di dialogo con il mondo, ad essere volto missionario di misericordia, mi piace condividere una citazione del teologo Giulio Albarello che invita ad essere attenti a non fermarci ad un cattolicesimo “tascabile, ossia troppo sicuro della sua dottrina granitica per accorgersi della complessità spirituale e sociale in cui abita, oltre che ripiegato sull’intimismo spiritualistico di certe pratiche devozionali”.
Per tutto questo, propongo di riprendere e rileggere insieme, nel cammino di questo anno, la
nota pastorale della C.E.I. “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia”.
3. la Catechesi, che, nelle nostre parrocchie è, e rimane uno dei punti di forza della trasmissione della fede e della vita di cammino comune incontro al regno di Dio. La catechesi, per il suo costante rapporto con il tempo, con l’umanità, e con le tensioni sempre nuove della vita del mondo, è la via che necessita di un continuo rinnovamento: “L’incontro catechistico è un annuncio della Parola ed è centrato su di essa, ma ha sempre bisogno di un’adeguata ambientazione e di una motivazione attraente, dell’uso di simboli eloquenti, dell’inserimento in un ampio processo di crescita e dell’integrazione di tutte le dimensioni della persona in un cammino comunitario di ascolto e di risposta” (Eg 166).
Dal 1 settembre 2018 inizia la sua attività l’ISSR interdiocesano “San Pietro e San Paolo”, con sede in Capua.
Con il supporto dell’Ufficio Catechistico, e la collaborazione degli altri Uffici pastorali, sarà presentato un programma diocesano di formazione catechistica e di approfondimento della
fede destinato agli operatori pastorali e ai fedeli che volessero parteciparne.
4. Preparazione e avvio della Visita pastorale
5. Come già lo scorso anno vorremo dare spazio ed attenzione ad alcune giornate nazionali per educarci ad essere “Chiesa in uscita”, Chiesa che vive ed annuncia il vangelo nella concretezza della quotidianità della vita di tanta gente.
Custodia del creato (Giornata Regionale il 15 settembre in Castellammare-Sorrento)
Giornata dei Poveri (18 novembre 2018 “Questo povero grida e il Signore lo ascolta”
Settimana della vita (3 – 10 febbraio 2019)
Festa dei popoli


Presentazione del calendario 2018-2019


Carissimi,
nell’ultimo incontro di formazione, il nostro Vescovo ci anticipò il tema del prossimo Anno Pastorale: Il Rinnovamento della Chiesa italiana alla luce dell’Evangelii Gaudium - riprendendo il documento della CEI, del 2004, Il Volto Missionario delle Parrocchie in un mondo che cambia.
Anche in noi può insinuarsi l’idea di pensare alla Chiesa, alla Parrocchia, come qualcosa di astratto: l’idea universale di Chiesa.
Il documento parla del volto: lineamenti, espressione, e diventa per noi una forte provocazione.

Ancora una volta chiedo a tutti di assumere una maggior consapevolezza del dono ricevuto, del ministero posto nelle nostre mani, della carità che siamo chiamati ad incarnare e, quindi, a testimoniare, in una continua contemplazione fattiva ed affettiva dell’amore del Padre manifestatosi in Cristo Gesù e comunicatoci dall’azione dello Spirito Santo.

Don Maurizio



Ef 7,11-16
11 E’ Cristo che ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, 12 per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, 13 finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. 14 Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all'errore. 15 Al contrario, agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. 16 Da lui tutto il corpo, ben compaginato e connesso, con la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, cresce in modo da edificare se stesso nella carità.